sabato 26 novembre 2011

Un 25

C’era un’aria diversa stasera, non era triste, non poteva essere felice. 
Un’emozione palpabile, intensa, quasi collosa. 
Un 25 come un altro, quasi Natale ma Natale non è.
 La sua assenza e quella di tanti altri faceva respirare a fatica.
 Poi voi, amici di sempre, siete arrivati e con voi l’emozione si è fatta calore, qualche lacrima, un infinito sorriso. 
E abbiamo parlato, ricordato, ascoltato. 
Come se questi minuti fossero attimi preziosi.
Con lui avete condiviso il Natale e le vacanze, 
con noi era sempre festa, eravate la festa, gli ospiti importanti e graditi, 
gli amici che non mancano mai di trovare la parola giusta, 
il complimento perfetto, l’abbraccio che rassicura.
La vostra amicizia è nata in barca ed è un luogo dove ti ami o ti odi.
 Vi siete amati come fratelli ed ora che lui non c’è 
sappiamo che il nostro dolore è il vostro.
Non sarà più Natale come una volta, quest’anno non ci sarete,
 forse è meglio così per tutti.

Anche oggi è passato, ed è dura andare avanti, io non riesco a far finta di niente, non sono capace di dire che va bene, 
va tutto bene una cippa! 
Va male, va malissimo ma prima o poi passerà (spero)


4 commenti:

  1. Ti sono vicina.
    Prima o poi passerà (speriamo prima che poi).

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  2. Tutto cambia, quando qualcuno non c'è più. Ma, qualcuno un giorno mi disse che è nell'assenza che trova fisicità una presenza in spirito: difficile da accettare, ma intenso. Un abbraccio.

    da me ti ho risposto successivamente per un problema di copia-incolla, ti chiedo scusa. :)

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  3. sì, passerà, però adesso è dura. ti abbraccio forte

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