martedì 13 dicembre 2011

13 dicembre - mattina

E’ la terza volta che tentiamo l’appuntamento con il progettista ed è solo dal 24 ottobre che gli abbiamo chiesto un preventivo, sono fiduciosa e la sveglia suona presto appositamente. 
Il sole inonda le camere, sembra una giornata da incorniciare e per certi versi lo sarà.

Fa un bel fresco, si trova parcheggio facilmente, la cartellina sottobraccio è piena dei nostri progetti.

-Chissà se è già arrivato in studio!- dico incautamente, suoniamo e contemporaneamente il consorte guarda il cellulare, non ci apre nessuno e lui legge un messaggino di cui non si era accorto prima - Ho un impegno in Romagna, ci vediamo un’altra volta-

L’ennesimo appuntamento andato in fumo , per quanto mi riguarda è l’ultimo!

Con decisione ci dirigiamo amareggiati e delusi verso la palestra dove sicuramente riusciremo a sfogare il cattivo umore, pedalando, correndo, spingendo, sudando con la musica a palla nelle orecchie.

Alla fine di un’ora e mezza di sfacchinamento il risultato è assicurato, siamo stanchi ma il nervoso è passato.

Ho lasciato il cellulare nell’armadietto dello spogliatoio, ovviamente, e nel rivestirmi gli dò un’occhiata per scrupolo, la figliapiccola mi manda da Londra il seguente sms: Ore 8 mi sveglio perché sento urla e gente che si picchia. Ore 830 lei entra nella mia camera e mi urla di andarmene. Ore 9 lei si scaglia contro di lui con un coltello. Ore 930 lui mi da 160£ e io scappo in albergo. Sana e salva!

Mi si arriccia la spina dorsale, la salivazione è azzerata, le pulsazioni aumentano, mi infilo sotto la doccia e mi rivesto alla svelta. La chiamo e tra le lacrime mi spiega più o meno quello che è successo nella casa dove aveva affittato una camera. Ora è in albergo dove spende un botto ma almeno per questi ultimi giorni di permanenza in Inghilterra starà al sicuro. (spero)

Arriviamo a casa e cerco di recuperare le idee, per fortuna esiste Skype e la vedo, le parlo. Mi pare un po’ meglio ma non ne sono sicura. Da qui d’altra parte non posso fare molto di più.

Nel frattempo il consorte ha preso appuntamento con un altro progettista per giovedì …. Chissà!

Una buona mattinata! Cosa mi riserverà il pomeriggio? Per il momento mi sono infilata in bocca una pastiglina e sto cercando di decidermi ad uscire per fare un po’ di shopping natalizio, magari mi passa l’agitazione. 

10 commenti:

  1. accidenti, ci vuole uno shopping enorme per far passare tutto

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  2. che mattinata! mi sono messa in agitazione io a leggere..
    vai con lo shopping!

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  3. son riuscita ad entrare con il cell . Caspita vicina meglio che tu abbia il portafoglio a fisarmonica ,dovrai spendere un botto per smaltire lo stress :) :*

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  4. Spero che adesso tu sia più tranquilla!
    Certo che ogni giorno ne sento una . . . Tra una cosa e l'altra, un "anno orribilis", ma mi sa che gennaio sarà peggio . . . oltre a tutto il resto, inizieremo la "quaresima" in anticipo, se le cose che scrivono i giornali sono vere! :-///

    Cerco di vedere sembre il bicchiere mezzo pieno, certe volte non trovo il bicchiere! :-)))

    Ciao, Fior

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  5. Dopo aver letto il tuo post credo che andrò a farmi una camomilla... :/

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  6. Il tranquillante ha sortito l'effetto desiderato, nessuno shopping compulsivo, sono piuttosto stordita e non vedo l'ora che sia domenica così tutti i miei pargoli saranno a casa, tra le mie poderose braccia!

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  7. Diamine... passi pure il professionista imbecille, ma la figlia in difficoltà deve averti stremata... sì, capisco la tua voglia di averli tutti a casa, tra le tue braccia, lo vorrei anche io!

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  8. ma perdindirindina!!!! che stress!!!! quella della figlia poi...mi ci vedo....capace che mi metto in auto x raggiungere l'aeroporto più vicino eheheheh
    sono emily, nn so come mi salva col blog nuovo

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  9. Linda : sono ancora un pò stordita!

    Emily : benarrivata! ci avevo quasi pensato anch'io ma per fortuna il buon senso ha avuto il sopravvento.

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  10. gente che non si fa trovare agli appuntamenti non merita di avere il lavoro...
    mamma mia, capisco il cuore in gola per la figlia... tanti vanno a Londra, ma un esperienza del genere brrrr

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