martedì 31 dicembre 2013

2014

(Passo di una delle Operette morali di Giacomo Leopardi)
- Passeggere: "Oh che vita vorreste voi dunque?" 
- Venditore: "Vorrei una vita così, come Dio me la mandasse, senz'altri patti." 
- Passeggere: "Una vita a caso, e non saperne altro avanti, come non si sa dell'anno nuovo?" 
- Venditore: "Appunto."

L'importante è essere felici, con poco o con tutto quello che il destino ci riserva......

AUGURO A TUTTI TANTI GIORNI DI FELICITA' 


domenica 22 dicembre 2013

auguri???

Non si può, ha solo 6 anni, è bello come il sole, è la luce degli occhi dei suoi genitori. Domani esame istologico, poi chemio, ma ha solo 6 anni ed io non riesco più a pensare e nemmeno a respirare.
Il mio cuore, la mia mente e tutta me stessa sono lì con lui.
Come posso pensare al Natale?

mercoledì 18 dicembre 2013

Momenti

E se l'umore non migliora che si può fare? 
1. Ci si immerge nella cucina, con abuso di burro uova zucchero farina e cioccolata
2. Si ascolta il Ruggito del Coniglio ed a seguire l'Edicola di Fiorello
3. Si sta con i bambini 

Il punto numero 3 è fondamentale per risollevare lo spirito. 
Si possono fare i compiti, lasciando i pargoli liberi di scegliere materia e svolgimento, 
salvo correggere tossicchiando 
una ha senza acca, 
un 55 x 2=275, 
una piramide con troppi lati, spigoli e facce. 

Si può mangiare tutti insieme una bella torta ed volerne anche una seconda razione, finirla con le dita tutte impasticciate di cioccolata e ridere ridere forte. 

Si può scoprire di avere un cellulare di ultima generazione che ha delle app interessantissime e così si sta abbracciati sul divano a giocare a ruzzle. 

Si può trovare nascosta nell'armadio una scatola di giochi da tavolo con la Dama Cinese, a cui nessuno sa giocare, e poter insegnare come si svolge il gioco, e ancora si ha voglia di ridere. 

Un pomeriggio così ti stempera decisamente il malumore, 
la situazione è sempre la stessa ma il cuore è un po' più leggero. 

domenica 15 dicembre 2013

Spirito Natalizio


O ce l’hai o non ce l’hai , non c’è verso ! 
Ogni anno che passa mi diminuisce la voglia di fare festa, la sento una festa forzata, obbligatoria. 
Saranno tutte le notizie tristi, preoccupanti che si agitano intorno, saranno le tasse appena pagate, sarà la nebbia fitta, sarà il gelo, sarà l’età,
 ma anche quest’anno mi manca ogni stimolo per sentire questi giorni come sereni e gioiosi.

Ho fatto oggi il mio alberello, l’ho addobbato con cura e illuminato a dovere ma mentre lo componevo pensavo alla sua inutilità. 
Manca qualcuno che abbia voglia di sorprendersi davanti alle luci, 
alle decorazioni.

Ho anche cercato di tornare indietro ai Natali passati per cercare il calore di quei giorni ma sono ricordi troppo lontani 
ed il loro tiepido tepore non riscalda proprio nulla.

Mi piacerebbe una fuga da questo Natale, un bel posto caldo dove non aver da preparare cappelletti, torte e biscotti. Dove lasciare la mente in stand by e magari riuscire a sentire il rumore del mare.


Nonostante ciò domani indosserò la divisa del buonumore, tirerò su le maniche e mi metterò all’opera per affrontare con il sorriso che i miei familiari si meritano.
 E così arriverà Natale come ogni anno!

venerdì 6 dicembre 2013

dicembre

Sono molti giorni che non scrivo, ma, sembra impossibile anche a me stessa , ho le giornate piene, intense ed affastellate. 
Nei momenti di calma cerco di rilassarmi e non pensare, ma la mente
 macina, macina macina. 
Allora, a discapito delle riflessioni argute e delle riflessioni profonde, che rischiano spesso di far solo un gran male, passo ai solitari ed il tempo scivola via senza che io me ne accorga. 
E’ talmente andato via veloce che se non sto attenta mi perdo pure il Natale. Non ho ancora pensato a cosa mettere sotto l’albero per i miei ragazzi, non ho ancora pensato ai menù per i giorni di festa, non ho nemmeno fatto una lista delle telefonate per gli auguri. 
Quando ci sono altri problemi da risolvere anche una festività così importante passa in secondo piano. 
Non sono problemi vitali ma assorbono ogni energia. 
Vedrò di provvedere al più presto.   

In tutto questo baillamme di appuntamenti, programmi, organizzazioni esiste un momento solo per me, un angolo di “nutrimento” della mente che mi fa sentire viva e mi arricchisce con enorme soddisfazione. 
Il breve corso di scrittura creativa, giunto purtroppo alla penultima lezione, si è rivelato un’ esperienza emozionante. 
La docente è una persona altamente comunicativa ed esperta, ha saputo trasmettere tanto entusiasmo e tanti spunti di lettura, di riflessione ed è riuscita a condividere alcune tecniche pratiche per lo sviluppo di un testo scritto con estrema semplicità e competenza. 
Personalmente non ho velleità di diventare una scrittrice ma mi ha fatto sentire in grado di poter scrivere qualcosa (cosa che chissà mai se farò).  L’aula è composta da un gruppo molto disomogeneo di persone innanzitutto per età, si va dai 17 ai 70 anni ed anche di estrazione sociale. 
Un bel pot-pourri  che è accomunato da un intento comune, per cui il livello di attenzione è sempre alto e la tensione emotiva sempre adeguata.  
Mi sono sempre divertita ed è stato tutto davvero molto interessante, 
mi sono sentita ignorante come una capra ma ancora capace di apprendere,
 ho compreso quanto enormi siano le mie lacune ma c’è sempre tempo per imparare e se tornassi indietro …
 ma indietro non si torna 
ed allora guardo avanti e prometto che per giovedì prossimo il compito assegnato sarà svolto da brava studentessa, con umiltà e tanta pazienza!