mercoledì 30 novembre 2016

Sparsamente

E' volato via novembre, siamo già arrivati al mese delle festività natalizie. Gli impegni sono tanti e la voglia è davvero poca.
La vita scorre come al solito tra corse e rincorse, ansie e qualche sorriso. I buoni propositi sono stati accantonati, le poche buone abitudini mantenute. Ci sono anche nuove sfide e nuovi progetti, vedremo come andrà.
Il buio arriva prestissimo e fa una gran malinconia, ora fa pure freddo, l'umore ne risente, ma dal 21 dicembre potrà solo migliorare.

Dopo un brutto periodo di dolori articolari vari, finalmente sto meglio soprattutto grazie al nuoto ed alla fisioterapia.
Il nuoto si sa mi piace molto. Mi sento leggera, è un esercizio che mi dà soddisfazione e vedo costantemente i miei miglioramenti. In piscina non si deve far conversazione, si nuota e basta, mi metto ad ascoltare il mio respiro ed i miei pensieri,  non ho da intrattenere nessuno. Perfetto!

In palestra è un po' più difficile ma tutto sommato sto riuscendo a tenere un profilo basso e per il momento non ho dovuto comunicare con nessun altro a parte il fisioterapista.
C'è però una gentile signora dai capelli argentati che viene in palestra il giovedì mattina, la trovo sempre già intenta nei suoi esercizi e soprattutto sempre sorridente e cordiale.
Lei mi è piaciuta subito. E' piccolina e un po' curva, silenziosa e discreta. Un breve cenno col capo ed un sorriso. Mi passa l'elastico per lo stretching o mi cede il posto su quel paio di attrezzi che usiamo entrambe. L'unica cosa che so di lei è che ha 91 anni e ne dimostra 15 di meno.
Sarà che in questo periodo sto tanto con la mia mamma 92enne, ma la ammiro e ne invidio la dolcezza e l'energia.

Mi sono abbonata ad uno dei canali web per vedere in streaming film e serie tv ..... accidenti mi sono rovinata le notti. Ho iniziato con le serie di Downton Abbey poi Call the midwife ,  così ho trascorso le mie serate o meglio notti a seguire le loro storie. Sono fatte proprio bene, del primo mi sono piaciuti le scenografie ed i costumi, del secondo le storie ed i personaggi di un mondo non troppo lontano. Ora che le ho viste entrambe me ne devo cercare una nuova anche se sarebbe meglio se mi guardassi un film così vado a dormire un po' prima.



lunedì 31 ottobre 2016

Vicino casa

Volevamo andare in montagna a vedere i  colori dell'autunno poi, 
complice anche lo scossone mattutino che aveva smorzato 
gli entusiasmi abbiamo pensato che non era necessario
 fare troppi chilometri per ritrovarsi immersi 
nella natura, per ammirare le bellezze stagionali,
 per sentire solo il rumore delle foglie che cadono 
e scrocchiano sotto i piedi, i versi delle anatre, 
delle garzette e degli altri uccelli palustri. 
Bastava andare in quest'oasi




Così abbiamo modificato i nostri piani e 
abbiamo camminato avvolti nei colori dorati dell'autunno, 
circondati da canneti e da alti arbusti,
in un posto veramente magico e speciale. 

Poetico e romantico.

Una timida volontaria ci ha accolto e ci ha dato qualche 
informazione di base sul luogo. 
Dopo poco abbiamo raggiunto una guida decisamente più esperta
 e molto appassionata che con molta competenza ci ha spiegato
 che originariamente questo luogo era una cava d'argilla,  
quando è stata dismessa rischiava di diventare una discarica. 
La popolazione locale si è ribellata compatta 
ed è riuscita a far si che venisse creata un'area 
di 24 ettari destinata a diventare un'area di protetta 
per la flora e la  fauna curata dal WWF . 
Ci ha accompagnato lungo un breve percorso attraverso 
i piccoli laghetti formatisi dagli scavi 
e dalle falde acquifere sotterranee, 
facendoci notare gli arbusti, i canneti, gli uccelli 
e tutte le particolarità del posto. 
Una passeggiata istruttiva ed interessante.

Tutto reso veramente magnifico dal sole autunnale
 e dalla livrea dorata della vegetazione. 


  Un pomeriggio splendente!

venerdì 28 ottobre 2016

Autunno

Che autunno bislacco. 
Lo sto trascorrendo parte in macchina, in autostrada avanti e indietro tra casa di mamma e casa mia; il resto del tempo in casa di mamma seduta vicino a lei chiacchierando, lavorando all'uncinetto mentre lei guarda le millemila puntate di Downton Abbey, giocando con il cellulare mentre si assopisce. Se sono a casa cucino freneticamente per fare in modo che il desco non si riduca ad un piatto di pasta in bianco. Tutto il resto viene rimandato, rinviato a data da destinarsi. Un tempo sospeso, avvolta nella nebbia del dolore e dei ricordi. E' un tempo che non passa mai. Non so nemmeno se voglio che passi, che si risolva, che tutto resti com'è. 
In macchina cerco di riflettere, mettere a fuoco i problemi, con lei mi annullo nei suoi bisogni e nei suoi desideri, in casa cerco di essere efficiente e sollecita ma me ne manca la motivazione. Il cuore è altrove. 
Oggi pomeriggio per ben 45 minuti ho messo tutto da parte e sono uscita a camminare al solito posto, in mezzo la verde verso la sorgente. Per quel brevissimo lasso di tempo non ho pensato ad altro che a guardarmi intorno, ho respirato la tiepida aria di quest'autunno davvero bislacco, ho ammirato i colori accesi degli alberi, ho camminato pestando le foglie secche ed ho ascoltato il loro lieve rumore sotto i miei piedi. Da troppo tempo non mi immergevo così nella natura, era tutto talmente bello, bisognava godere di tanta bellezza e basta. 

domenica 23 ottobre 2016

Cimiteri


C’è il sole, splende ed abbaglia. 
Passeggio lungo gli stretti viali, in questo periodo 
è un tripudio di fiori. Una beatitudine per gli occhi.

Quando uno pensa al cimitero dovrebbe esser malinconico 
ma oggi qui non c’è tristezza, almeno per me. 
E’ ora di sistemare i fiori ed è un compito che mi spetta ,
 ne ho l’esclusiva.  E’ un posto dove incontro chi ho tanto amato. 
E lui è lì in pieno sole, come ha sempre voluto. 
Il suo sorriso risplende e rassicura come sempre. 
C’è  anche il mio antico lui, è più defilato 
ma ha il mio rispetto ed il mio ricordo.

Ritiro i fiori vecchi e i relativi vasi, la prossima settimana 
tornerò con quelli nuovi, dai colori brillanti ed allegri. 
Li saluto e mando un bacio, sono sicura che mi vedono 
e che mi ascoltano. 

Il nostro comunicare non si è mai interrotto, in verità, 
qui è più reale che mai.

Ho tempo, sono in anticipo e ne approfitto
 per fare un giro silenzioso e rispettoso,
 vado a salutare qualche amico.
P. che se n’è andato così presto, soffrendo tanto,  
che è stato un buon amico sempre affettuoso e disponibile.
A. e G. amici di sempre di mamma e papà, 
delle loro partite a scala quaranta, 
delle cene della domenica sera,  
delle chiacchiere di moda e di politica,
 di gossip e di figli.
C. e B. semplici conoscenti dei tempi del lavoro, 
ma il loro sorriso non l’ho mai dimenticato.

Passeggiando osservo i volti recenti ed antichi delle fotografie,
 a colori ed in bianco e nero, ci sono giovani e vecchi, 
adulti e ragazzi, sposi abbracciati, sorrisi da fototessera, 
momenti di vita, ricordi di passioni e di amori,
 vecchi con enormi baffi appuntiti, ragazzi sulla moto, 
ragazze danzanti, saluti di bronzo e di marmo 
e tutto un esercito multicolore di una vita che è stata 
e che si tenta vanamente di riafferrare.

Ma c’è il sole ed i fiori multicolori rendono tutto più lieve,
 anche la terra che li ha accolti.


I ricordi si fanno belli, perché è vita quella che c’è stata 
e lascia la sua traccia nel cuore di chi ama.



martedì 11 ottobre 2016

Week End con la bellezza

Non succede spesso, soprattutto in quest'ultimo periodo, 
ma questo fine settimana siamo riusciti a dedicarlo 
alla mente ed allo spirito. 
Delle coincidenze fortunate ci hanno permesso 
di ammirare delle meravigliose opere d'arte 
e di emozionarci nel seguire la storia di un passato 
remoto ma assai coinvolgente. 

Nella nostra città hanno riaperto al pubblico 
la cappella del Rosario nella chiesa di Santa Corona

soffitto della cappella

ed in contemporanea hanno aperto la nuova ala novecentesca di 
Palazzo Chiericati completamente rinnovata 

ricomposizione della chiesa di San Bartolomeo 

le visite per l'occasione erano gratuite ed allora come non approfittarne. 

Quante volte capita che si vada in posti lontani, 
affrontando lunghe trasferte per ammirare quadri, 
sculture, manufatti artistici ed architettonici? 
Quanto spesso ci scordiamo di volgere lo sguardo 
appena fuori del nostro giardino ? 
Qui, vicino a noi ci sono dei tesori impareggiabili, 
di cui ignoriamo l'esistenza e che per fretta,
 abitudine ed anche un po' di snobismo 
ci dimentichiamo di guardare.

Per fortuna questa volta non abbiamo perso l'occasione, 
sabato ci siamo andati, in bicicletta, e ne è valsa la pena. 

Altare maggiore 

 Madonna con il bambino di Sansovino


Domenica è stata la volta di Ferrara con la visita 
alla superba mostra a Palazzo dei Diamanti 

Orlando Furioso 500 anni- 
Cosa vedeva l'Ariosto quando chiudeva gli occhi

E' stato un percorso magico, ci siamo persi 
nell'immaginifico labirinto 
di Ariosto, immersi nella fantasia razionale del genio. 

Una sapiente miscellanea di meraviglia, desiderio, 
pazzia, visioni, amore. 




Per qualche ora la mente e gli occhi si sono riempiti di bellezza!

sabato 1 ottobre 2016

Giorni autunnali

E' ottobre ed è arrivato l'autunno, 
fa ancora caldo indossiamo abiti relativamente 
leggeri ma siamo in attesa del freddo. 

Riprendono le consuete attività, 
il nuoto, le visite alla mamma,
 la cura della casa, l'ennesima dieta.

Non c'è molto slancio, anzi. 
Stiamo qui in attesa, con il fiato sempre sospeso.

Nessun programma, nessun progetto, 
solo la confusa consapevolezza del tempo 
che scorre e che non torna indietro. 

Quando il medico gentilmente poi ti fa notare che
 la situazione delle tue ginocchia è come quella 
dei copertoni vecchi... 
ecco allora si che ti senti rincuorata e incoraggiata ! 

Andiamo avanti va, tra un integratore ed un'infiltrazione, 
tra un'insalata e un po' di riso e lenticchie,
 sai mai che torni il buonumore?

lunedì 5 settembre 2016

Solitudine

Alle volte ti si senti solo.
 Non di quella solitudine che ti pacifica e ristora, 
ma quella che ti serra la gola, che ti spaventa. 
Troppo silenzio alle volte fa male 
quanto le grida e gli insulti. 
Nel vuoto che senti intorno
 il baratro che vedi sotto i tuoi piedi 
è un orrido nero.
 
Vorresti una carezza, una mano sulla spalla,
 un abbraccio, un bacio lieve. 

La tua forza vacilla e fatichi a trovare 
il ritmo costante del respiro.
Non hai molta scelta, devi andare avanti 
ed affrontare i tuoi giorni, le tue paure, il tuo dolore.

Non è un lamento è uno sguardo intorno
 dove chi credevi ci dovesse essere non c'è.

Forse ha più paura di te? 
Forse non gliene importa un bel niente? 
Forse ha trovato altro da fare? 
Forse si è dimenticato quanto puoi essere fragile? 

Intanto tu senti solo il silenzio, cerchi un riparo 
che non hai, da parte di nessuno. 

mercoledì 24 agosto 2016

Passato che torna

Ogni volta è la stessa angoscia


ricordi

I soliti rumori, la pentola sul fuoco, la tavola apparecchiata, è quasi ora di cena di una giornata qualsiasi, nulla di speciale. Guardiamo il telefilm mentre Giorgio gioca quieto con le macchinine. Comincia il telegiornale ma perchè mai Giorgio sta saltando sul divano?
Ma dov'è Giorgio?
Chi salta?
Chi fa ondeggiare il lampadario?
Perchè si muove il tavolo?
Com'è che tutto prende vita?
Dobbiamo fuggire è il terremoto!
Le nostre mani si uniscono in una morsa e ci trasciniamo verso l'uscita dopo aver recuperato il piccolo che stordito dalla confusione ci interroga ma solo con lo sguardo.
La catenella della porta non si apre, presto, presto facciamo presto. Fuori:
Le scale sembrano non finire mai, le grida riempiono l'androne del palazzo, il terrore è palpabile.
Non riesco più a pensare solo il movimento mostruoso del pavimento riesce a catturare i miei pensieri. Non posso fare nulla per difendermi.
Ma cos'è questo frullo d'ali che sento nel mio pancione appena accennato? Anche la mia bambina sente il mio terrore ed a suo modo me lo fa capire.
Ora sono fuori nel grande piazzale, mi guardo intorno il rumore della paura è assordante.
Lo sguardo è attonito.
L'unica certezza è quella di essere vivi.
E' il 21 novembre 1980.

La tensione e la paura ci circondano, cerchiamo allora di raggiungere i nonni ma è un'impresa difficile il traffico di Napoli non si smentisce nemmeno questa volta.
Per fortuna il percorso è breve.
Un abbraccio stempera il terrore. Tutti insieme si affronta meglio la paura.

Come si fa a non ricordare tutto questo in giorni così?

Mio fratello rincorre i dinosauri


E' il racconto della quotidianità, della vita di una famiglia 
con un figlio/fratello disabile affrontato 
con sensibilità e delicatezza.

La disabilità qui si fa persona ed interagisce
 con la crescita dei familiari. 
Una realtà che non viviamo e che guardiamo 
sempre con compassione, vista attraverso gli occhi 
ed il cuore di un ragazzo.

La sua leggerezza, le sue difficoltà nell'accettare 
il fratello così diverso e problematico, 
sono struggenti. 
Un libro-diario che mi ha coinvolto e commosso.

mercoledì 17 agosto 2016

Saggezza

Ho fatto la dura, non ho lasciato perdere, 
sono stata anche un po' strxxza. 

Le ore sono scivolate via leggere lo stesso,
 la bellissima casa con annessi giardino e piscina,
ci ha accolto ed ha stemperato i malumori,
mi sono ritrovata incredibilmente sola 
a guardare la luna, a riflettere nella notte,
 ad ascoltare il chiacchiericcio lontano. 
C'era la musica di canzoni anni 70 
di cui conoscevo tutte le parole,
c'era il profumo delle sardine ai ferri,
c'era il pallone che rimbalzava sul muro,
c'era il profumo del giardino che sorprendeva 
come un regalo inatteso 
c'era il pianoforte con una sonata di Schumann 
che rapisce sempre.  

Oggi è un altro giorno, ed io che strxxxza non sono le ho mandato un vasetto della mia marmellata, 
quella più buona. 

Ho teso la mano, adesso tocca a te mia cara.
 Vediamo se l'età e la saggezza ti suggeriscono qualcosa di buono. 

P.s. Nessuno è stato buttato dalla rupe, magari è solo inciampato.


sabato 13 agosto 2016

Pensieri

Ora dopo un giro in bicicletta che mi ha portato, 
con il gentile consorte,
 a percorrere strade soleggiate e solitarie,
 attraverso la fertile campagna della pianura padana,
 diciamo che va meglio. 

In occasione di questo periodo difficile e complicato, 
ho avuto modo di verificare, 
se mai ce ne fosse stato bisogno,
che quando hai un problema grosso e duro 
non puoi contare che su poche, pochissime persone.

 E' una realtà assodata ma ogni volta 
che ti capita di sbatterci il naso,
ci stai male e l'amarezza resta a lungo 
e appesantisce il cuore. 

Quelli che restano sono gli amici di vecchia data, 
gli altri si squagliano come neve al sole. 
Ognuno si trincera dietro alle proprie difficoltà,
 le tue, per quanto enormi siano, sono irrilevanti. 

Non contano le disponibilità, l'affetto, l'amicizia dimostrate. 

Adesso devo farmi passare il dispiacere, 
avere lo spirito zen 
e andare avanti facendo finta che non sia successo niente, preparandomi però a valutare
 chi vale la pena di buttare dalla rupe e chi può restare. 

Sono certa che la sera di ferragosto quando ci ritroveremo 
tutti insieme amabilmente a cena, 
saprò sorridere ma sarò sicuramente poco discorsiva. 

venerdì 12 agosto 2016

Attesa

Ti accarezzo la mano ed è calda, troppo, lo sguardo è stanco.
Ci hai dato delle istruzioni precise, sai che le seguiremo.
Mentre accarezzo la tua mano, i tuoi capelli, il tuo viso mi chiedo come sarà il nostro solitario domani, vuoto è l'unica parola che mi viene in mente. 
Hai detto: oltre all'insulto della vecchiaia ora anche l'insulto di tutti questi malanni e della necessità di aver bisogno degli altri.
E' infinitamente importante aiutarti, un onore sorregerti. Continuerò a farlo finchè potrò e come potrò. Perdonami tu se sono maldestra e trepida.  
Hai detto : Se una cosa la guardi negli occhi fa meno paura.
Parla per te, a me sembra di vivere sull'orlo di un abisso.


giovedì 4 agosto 2016

Tempo

Come tanti, mi ritrovo con il blog addormentato. Eppure ne avrei di cose da raccontare. Non sono tutte molto belle né molto divertenti. Ci sono i giorni che ti trovi  impreparata alla delusione o al dolore, altri in cui la serenità si affaccia e riesci a goderne e  l'altalenarsi delle sensazioni non aiuta a ritrovare equilibrio e riposo. 
Nel frattempo anche la seconda puntata delle vacanze è finita, ci ha visto raminghi con il nostro amato camper nel Cilento, terra calorosa ed accogliente (anche se con qualche eccezione). Il mare è spettacolare e le innumerevoli insenature e grotte che vi si affacciano sono una più bella dell'altra. 

grotta 


chiostro della Certosa di Padula

Panorama dal belvedere di San Martino -Napoli


Ora, che il nostro "bambino" è stato adeguatamente lavato, pulito e riordinato lo guardiamo con malinconia pronti a portarlo al deposito dove resterà per un po'. 
Non ho però nostalgia dei giorni trascorsi lontano da casa, ne sono stupita ma stavolta è andata così. Quando il gruppo non è affiatato a volte può succedere. Quando il cuore e la mente non sono nello stesso posto capita che le esperienze siano deludenti. 
Pazienza, andrà meglio la prossima volta.




martedì 14 giugno 2016

Lampedusa

Sono tornata, con tanta nostalgia. 

L'isola è bellissima, in giugno decisamente piacevole, 
poco affollata e la brezza fresca del mare 
mitiga la potenza del sole.

Il profumo del timo selvatico inonda le vie,
 il rumore del mare è sempre udibile. 
C'è poco traffico e gli isolani sono socievoli e sorridenti. 
I loro volti scavati dal sole si aprono spesso in sorprendenti sorrisi. 
Si mangia troppo e troppo bene. 
Mi è solo mancata la possibilità di nuotare perchè l'acqua è ancora 
decisamente troppo fredda, ma è limpida e trasparente. 

Abbiamo avuto sempre le giornate piene di emozioni e allegria.
Siamo riusciti a visitare l'interessante Mostra della Fiducia e del Dialogo ed il piccolo Museo Archeologico, ma soprattutto ci siamo soffermati all' Archivio Storico di Lampedusa, dove un cortese signore ci ha a lungo intrattenuti narrandoci dell'isola, dei suoi problemi, dei migranti. 

Ora siamo a casa, si sentono in lontananza i tuoni di quest'estate che qui non vuole arrivare. ma la mente torna alle spiagge bianche,
 al mare azzurro e trasparente, 
all'incontro con un posto di frontiera che non ti aspetti. 

La presenza dei migranti non si avverte, ma il disagio spesso ti prende, perchè tu sei arrivato in aereo, ti godi il sole ed i bagni, 
vivi senza orologio, ceni al ristorante 
e fai dei bellissimi giri in barca distesa 
sui materassini a prendere il sole. 

Loro passeggiano in piccoli gruppi silenziosi, 
un po' di libertà ad alcuni è consentita, 
si affacciano alla spiaggia affollata di ombrelloni, 
si sistemano lontano, discreti, 
sono vestiti con tute da ginnastica di taglie sempre troppo grandi, 
e sono giovani, giovanissimi. 
Guardano con incertezza il mare, da cui sono stati risparmiati. 
Poi così come sono arrivati silenziosamente se ne vanno. 
E tu resti lì a pensare alle loro mamme che lontanissime,  
stanno aspettando di sapere se i loro figli sono vivi. 

Ed è terribile. terribilmente ingiusto. 
Non sono schiavi, sono solo nati dalla parte sbagliata del mare. 

giovedì 2 giugno 2016

Giugno

Il mese di maggio è volato via con il suo carico di pioggia, 
con gli accenni di primavera e tante preoccupazioni.

E' arrivato giugno con il suo profumo di vacanza e d'estate, 
dovrebbero tornare le lucciole nel prato, le lunghe giornate calde, 
i vestiti sbracciati e freschi, i sandali e le unghie colorate,
 le finestre aperte ed il profumo di erba. 
Francamente mi sembra che manchi ancora molto 
vista la temperatura di stasera!

Allora che fare .... bisogna andare a cercare il caldo dove c'è già. 
Visto che l'anno di piscina è terminato e, 
dopo aver fatto l'iscrizione per il prossimo, 
non mi resta che mettere in pratica 
le nuove abilità e le performances raggiunte 
con costanza ed allenamento.


Per qualche giorno testeremo la temperatura a questa latitudine 
Buona vita!


martedì 17 maggio 2016

Un viaggio sorprendente - 5

Strasburgo ci accoglie con un pomeriggio assolato ma ben ventilato. Dopo aver trovato l'area di sosta, prendiamo autobus e tram per arrivare in centro dove gironzoliamo per le sue eleganti strade, qui si respira un'aria parecchio danarosa!
Dopo un aperitivo che ci costa quasi come una cena rientriamo sempre utilizzando i mezzi pubblici, incontriamo una gentile signora parigina che ci intrattiene spiritosamente con i suoi racconti e persi nelle facezie altrui riusciamo anche a sbagliare fermata e ci ritroviamo in Germania!!!!! Per fortuna siamo al capolinea e rapidamente a rientriamo alla base.
La mattina successiva ci dedichiamo ad una visita turistica un po' più consapevole così forniti di cartina del luogo e di una piccola guida facciamo un percorso che comprende alcune delle attrattive locali più interessanti. La cattedrale è magnifica, affollatissima ma affascinante, la Petite France con le sue case a graticcio ed i balconi pieni di fiori sono una gioia per gli occhi.

Passeggiamo lungo il fiume Ill ammirando le  belle strade ed i ponti, qui sembra che il tempo si sia fermato. Un sole caldo ci fa gradire ancor di più la nostra escursione. Se cerco di ricordare questo posto mi tornano in mente i colori vivaci, i profumi primaverili, i negozi scintillanti.

Strasburgo - Lupo alla finestra 


La strada ci reclama e nel primo pomeriggio ripartiamo, la vacanza è alla fine e pure noi abbiamo voglia di tornare a casa.
Cominciamo a vedere distese di frutteti, meli per la precisione, e campi di colza, anche se ancora spuntano dei  fazzoletti di terra coperti di tulipani di mille colori.

Ed ecco che accade l'imprevisto imprevedibile 
Al mattino preparandomi per la partenza mi accorgo di non aver più il portafoglio con annesse carte di credito, documenti, e quant'altro. Panico assoluto e totale ..... dove? quando? come? Con un'enorme sforzo di concentrazione riesco a ricordare quando e dove l'ho utilizzato l'ultima volta esattamente a 120 km di distanza da dove siamo ora. Così invertiamo la marcia e rifacciamo la strada del giorno prima fino al panificio dove credo di aver lasciato il mio prezioso wallet  (in inglese perché me l'hanno regalato gli sposini irlandesi), quando me lo restituiscono intonso e pieno di tutto la mia emozione non ha eguali! Il panificio è gremito di gente e tutti gli occhi sono puntati su di me che ormai saltello dalla gioia, manca solo l'applauso.  Devo dire che le commesse della Boulangerie Marie Blachere  di Sélestat sono oneste e gentilissime! 
Tutto è bene quel che finisce bene......
La marcia del rientro riprende, ovviamente ora siamo molto più sereni. 

Maciniamo gli ultimi interminabili chilometri chiacchierando, seppure soddisfatti dei giorni trascorsi, progettiamo come d'abitudine nuove avventure.









venerdì 6 maggio 2016

un viaggio sorprendente - 4

Si riparte anche se sotto la pioggia, con un cielo plumbeo arriviamo a Gouda, paese del formaggio, dove restiamo affascinati dalla stupenda cattedrale che è tra l'altro la più grande dell'Olanda. Ammiriamo stupiti le splendide vetrate della Sint Janskerk e l'organo, imponente anch'esso, suona riempiendo l'aria di armonia. Nel frattempo un vento gentile ha spazzato le nubi e riusciamo a goderci la passeggiata nelle vie e nelle piazze di questa graziosa cittadina. Il nostro viaggio riprende con destinazione Delft che non delude le nostre aspettative, purtroppo l'area di sosta è lontana dal paese per cui arriviamo tardi in centro, riusciamo a visitare le due chiese Oude Kerk e New Kerk e ad avere una panoramica della città. Ritorna la pioggia e rientriamo in camper un po' delusi, soprattutto io che volevo riuscire ad acquistare un vaso della rinomata ceramica di Delft e non ci sono riuscita.
Dopo una nottata di pioggia la nuova giornata si presenta con un tempo abbastanza incerto, impostiamo il nostro fido satellitare in modo che eviti le autostrade e ci dirigiamo verso Kinderijk dove ci sono i mulini a vento. Attraversiamo ancora con piacere la campagna olandese, un susseguirsi di piccolissimi paesi molto belli e come sempre ordinatissimi.
La visita al sito dei mulini è accompagnata da un vento gelido, per fortuna siamo attrezzati e coperti. Un impressionante numero di bus turistici scarica in continuazione bercianti orientali e gruppi di pensionati un po' provati dalla temperatura. Qui regna comunque il silenzio, come sempre basta fare due passi in più e ti ritrovi solo in mezzo ai canali, ci sono solo il rumore del vento ed i richiami degli uccelli.
Proseguiamo verso Middelburg accompagnati da un bellissimo sole, attraversiamo la zona del Delta che è un percorso che ci permette di vedere un'opera di ingegneria idraulica portentosa costruita dopo l'alluvione devastante del 1953, gli olandesi decisero di chiudere i bracci di mare nel sud ovest del paese, rafforzarono le dighe ed eressero una barriera frangiflutti sulla foce del Oosterschelde così da preservarne l'ecosistema. Qualcosa di veramente spettacolare ( ci viene da pensare a Venezia ed al Mose !) e la luce del tramonto rende tutto pure molto romantico. Proseguiamo circondati da distese di tulipani coloratissimi, una vera gioia per gli occhi. Un'altra giornata da incorniciare, fuori ricomincia a piovere, fa proprio freddo ma noi siamo al caldo ed abbiamo la consapevolezza di aver vissuto un'altra giornata speciale.
La vacanza volge al termine, cominciamo la discesa verso sud. Puntiamo verso Maastricht, utilizzando le autostrade, attraversiamo il Belgio senza nessun problema. Per ora di pranzo arriviamo alla nostra meta e troviamo una città molto elegante ed affollata, facciamo un rapido giro del centro che è pieno di negozi ed ha due cattedrali veramente notevoli. Pranziamo seduti al sole ammirando il passeggio. Ripartiamo ed attraversiamo le Ardenne che sono solitarie ed aspre, giungiamo verso sera in Francia a Metz e parcheggiamo in riva alla Mosella nell'area di sosta comunale.
Al mattino veniamo svegliati dai rumori del cantiere che è alle spalle dell'area ma un sole splendente ci fa tornare rapidamente il sorriso.
Visitiamo questa cittadina che ha l'aspetto un po' lunare, è lunedì e tutti i negozi sono chiusi, in giro poca gente davvero. E' comunque una graziosa località. Subito dopo pranzo ripartiamo.
Oggi niente autostrade per il tragitto verso Strasburgo.
....

sabato 30 aprile 2016

Un viaggio sorprendente - 3

Il sole, come promesso, splende e così visitiamo il parco Keukenof immersi nei mille colori e profumi dei tulipani, dei giacinti, delle gerbere, delle orchidee, delle primule e di mille altri fiori. Ogni angolo ci sorprende e stupisce, le macchine fotografiche fanno un super lavoro fino a scaricare le batterie ( non demordiamo ci sono anche i cellulari!)



Nonostante sia lunedì il parco è veramente affollato, soprattutto di persone anziane, come noi del resto. La convivenza in certi momenti non è proprio facilissima in particolare con i turisti con gli occhi a mandorla, direi che sono piuttosto invadenti e rumorosi. L'organizzazione dell'esposizione è comunque perfetta, La cura maniacale con cui trattano tutte le piante è ammirevole. 
La giornata scorre in un lampo e ce ne andiamo abbacinati da tanta meraviglia che sicuramente sarà impossibile da dimenticare.
Difficile ripartire per altre mete.... ma Amsterdam ci aspetta.
Il tempo continua ad essere decisamente bello e il primo giorno ne approfittiamo per camminare per le strade di questa metropoli facendo massima attenzione ai ciclisti (sono cattivissimi con i pedoni), ci attrezziamo con la card Iamsterdam per avere accesso ai mezzi pubblici ed ai musei. La passeggiata è piacevole ed intensa, tra canali, musei, mercatini, cerchiamo di cogliere lo spirito che anima questi luoghi. Il museo dedicato alla città è molto interessante così come la casa di Rembrant.  Nei due giorni seguenti visitiamo il museo di Van Gogh che rispetta ogni nostra aspettativa, anzi è ancora più affascinate grazie all'audio-guida, non ne ho mai trovate di fatte così bene, sintetica ed esaustiva con approfondimenti interessanti. 
Il Rijksmuseum è stata una visita piuttosto difficile, in particolare per l'affollamento di scolaresche maleducate assai! C'è molto, moltissimo da vedere ma per noi è risultato difficile per la confusione e per la difficoltà di individuare un percorso espositivo. 
Dopo visitiamo la Diamond Factory, lì frotte di orientali ci circondano, la cosa in effetti è molto turistica, rapidamente proseguiamo verso la Sinagoga Portoghese , per arrivarci utilizziamo il tram, così ci godiamo il panorama che con il sole sempre presente è una magnificenza. La meta si rivela molto interessante, è un edificio imponente e solenne ed anche qui le audio guide ci aiutano nella comprensione della storia degli ebrei olandesi. Ci fermiamo a visitare la Oude Kerk, chiesa antica e ricca di storia, Questa bella chiesa si trova nel bel mezzo del quartiere a luci rosse, trovarla non è stato particolarmente facile e francamente nemmeno piacevole, questo quartiere è un susseguirsi di sexyshops, donne in vetrina, e coffeshops. Il degrado è evidente! Non manchiamo il giro in battello, il mercato dei fiori, il mercato delle pulci ed una sosta in Piazza Dam, centro nevralgico di Amsterdam. 
Il rientro al camper nel tardo pomeriggio è piacevolissimo perchè il sole continua a regalarci momenti e scorci che difficilmente avremmo potuto apprezzare altrimenti. Per giungere all'area di sosta prendiamo sempre il traghetto, il tragitto è breve ma molto istruttivo. Lo usano in tanti, molti con la immancabile bicicletta e sono persone di tutti i colori e nazionalità, signori in giacca e cravatta e giovani studenti decisamente casual, signore con tailleur e signorine molto hippy, o viceversa. Una varia umanità che ho notato solo qui in città. Questa è la città della tolleranza e dell'accoglienza, non bisogna dimenticarlo. In uno dei nostri brevi viaggi in battello ho notato un trio di signore sulla cinquantina, molto diverse tra loro, una bassa, con i capelli chiari raccolti in una coda, il viso un po' segnato dall'età e dal freddo, le mani arrossate, dei grandi occhi sorridenti, un'altra vestita formalmente di blu con una gran borsa infilata nel cestino di una bici piuttosto sgangherata, la terza alta e slanciata, i capelli ricci e castani, vestita di colori pastello con una sciarpa fatta di fiori colorati, fiori che adornavano anche il cestino della sua bici. Stavano evidentemente tornando dal lavoro e chiacchieravano serene. Erano belle, allegre e complici. Molto diverse da tante persone che abbiamo visto lì. Questa città ci ha lasciato molto perplessi, a dire il vero siamo un po'delusi. E' caotica e la gente dà l'impressione di essere scostante. Dopo le esperienze dei giorni precedenti ci aspettavamo molto di più.