martedì 24 aprile 2012

Intervallo.....



Una pausa di riflessione ogni tanto ci sta
le trasmissioni riprenderanno appena possibile

venerdì 13 aprile 2012

THE HELP


Per fortuna un altro buon film da mettere in carniere!

A Jackson , Mississipi ,nei primi anni sessanta  è ambientato il film che ho visto stasera. E’ una storia di donne e della loro emancipazione,
 un racconto corale, una storia che va oltre gli stucchevoli cliché dell’'apartheid. Le protagoniste principali sono tre, Skeeter, Aibileen e Minny. Tre donne diverse ma accomunate dalla stessa voglia di rivalsa. La prima è una giovane bianca che desidera diventare giornalista, le altre due sono  donne di colore che sono relegate nel ruolo di domestiche ma hanno nella realtà il ruolo ben più importante e significativo di madri putative dei piccoli bianchi che vengono loro affidati. 
Insieme raccontano e scrivono un libro sulla condizione delle donne di colore sfidando leggi e convenzioni. La storia è narrata con leggerezza ed ironia ma anche con grande intensità. Ci sono momenti di tensione e  di emozione, momenti per riflettere e momenti per sorridere. 

 “The Help” è un film importante, non può essere considerato solo un  intrattenimento; piuttosto è un racconto che ha molto da dire, da mostrare e da insegnare. Si rivive un’America degli anni ’60 con tutte le sue ipocrisie: una  facciata fatta di belle case, di giardini curati, di mamme sorridenti e vestite come modelle ( e che bei costumi! ) che si incontrano per giocare a bridge e fare beneficenza;  e dall’altra parte il razzismo profondamente radicato e l’ossessione per l’apparenza ad ogni costo.
Significativa è pure l'importanza che viene data alla parola narrata e scritta come elemento di emancipazione 

Il cast eccellente completa il quadro. 
Soddisfatta, lo consiglio vivamente a chi avesse voglia di trascorrere due ore e mezza di buon cinema!


giovedì 12 aprile 2012

Pane

Anche questa volta mi è riuscito bene! 
Dopo la dèbacle della focaccia pasquale temevo il nuovo incontro con un lievitato. 
Ed invece è venuto proprio buono buono, come solo il pane sa essere. 
Un sapore pulito, antico, naturale, saziante. 
Quando cominci a preparare le dosi dei vari ingredienti già l’odore della farina e del lievito ti si insinuano nelle narici. 
Poi l’impasto si forma, poco alla volta e lo devi accompagnare alla giusta consistenza, aggiungendo un po’ di acqua poi un po’ di farina fino a raggiungere il composto perfetto. 
Sono una privilegiata perché l’impasto lo fa la planetaria ma le mani non stanno mai ferme lo stesso. Bisogna sempre controllare la giusta elasticità.
 Questa volta ho fatto prima la biga (o lievitino), l’ho preparata ieri sera e poi l’ho messa in frigo a lievitare lentamente fino a stamattina. 
L’ho controllata spesso per essere certa che aumentasse di volume a sufficienza. Il panetto si è fatto via via più compatto ed il suo aspetto infine era turgido.  
Nel pomeriggio ho finito la preparazione aggiungendo tutti gli ingredienti con pazienza ed attenzione. 
Di nuovo pesate precise e controlli attenti. 
Poi l’ultima lievitazione, un’attesa paziente del raddoppio del volume delle pagnottine. 
Nel tepore del forno appena tiepido le piccole palline di impasto hanno cominciato a diventare rapidamente sempre più grandi, di aspetto veramente soddisfacente! 
Alla fine la cottura è un momento veloce, in poco meno di mezz’ora le pagnottelle sono  pronte. Appena colorate, fragranti, profumatissime escono dal forno e tutto il loro aroma si espande rapidamente per la casa! 

Nel fare il pane non ci sono molte similitudini con la cura con la quale ci dedichiamo alla crescita dei nostri figli?

domenica 8 aprile 2012

Che dire?

Lui: Ciao e grazie per l'amicizia
Lei : Prego, prego. Posso chiederti perchè visto che non ci conosciamo direttamente?
Lui: per conoscere persone nuove, ti scoccia?
Lei : no nessun problema
Lui: allora di nuovo grazie, cmq io sono di XXX
Lei: anch'io 
Lui: davvero???????????????in che zona abiti? ed è tuo l'appartamento ?
Lei: sto da mia madre
Lui: scusa...............sposata?
Lei: si c'è scritto sul profilo 
Lui: io non li guardo mai i profili
Lei: ???? e perchè lì trovi di solito le informazioni di base di una persona
Lui: preferisco parlarci con la persona
Lei : ti saluto e ti auguro una buona serata. Se non t'interessa mantenere l'amicizia puoi cancellarmi
Lui: anche tu, ciao


CANCELLATO !








MARIGOLD HOTEL

Nel panorama modesto dei film che questa stagione sono riuscita a vedere posso certamente affermare che stasera ho visto un bel film.




Si parla di vecchiaia, di delusioni, di resoconti finali, di pensione ed anche di speranza, di solidarietà, di amicizia e di amore …. perchè no!
In questo mondo in cui la pensione è sempre più agognata da coloro i quali stanno per raggiungerla e sempre più un miraggio per le giovani generazioni, 
un film così quasi non te lo aspetti.
La storia è lieve ma non scontata, in realtà le storie sono tante quante i protagonisti legati dal fil rouge dell’età; la location è affascinante, un’India rumorosa, coloratissima, cordiale e sorridente; la fotografia impeccabile, alcune scene sono davvero affascinanti.
 E’ un film inglese ed il cast è superbo. 

"andrà tutto bene alla fine, e se non andasse tutto bene 
vuol dire che non è ancora la fine..."

Ho sempre pensato che non c'è fine ai cambiamenti nella nostra vita, solo bisogna trovare il coraggio di osare sempre e non arrendersi, guardare comunque avanti se poi ci sono dei conti da pagare meglio avere rimorsi che rimpianti!

mercoledì 4 aprile 2012

tessera pregiata

Oggi mi è arrivata questa tesserina


non nego che la stavo aspettando
 e spero che tutti quelli che passeranno da queste parti avranno 
la curiosità di scoprire di cosa si tratta 
Basta andare qui e
 partecipare come ho fatto io, come ho fatto fare ai miei amici, 
come stanno facendo tante persone,
per ricordare 
perchè "Ogni tipo di cancro deve poter essere curato e guarito".

Ciao Anna Lisa 

domenica 1 aprile 2012

impressioni

Finalmente una serata in cui riesco a ragionare, il peggio per il momento pare passato 
e si cerca una nuova normalità. 
Sembra di vivere in campeggio, ma è un campeggio di lusso, anche se ogni cosa è provvisoria e precaria. I vestiti sono stati riposti negli armadi anche se il consorte deve ancora capire dov’è la sua roba, la cucina è in piena funzione, anche se abbiamo 7 piatti piani 8 fondi 12 piattini frutta ed una quantità incredibile di posate, di pentole c’è un assortimento vario di casseruole ma di padelle nemmeno l’ombra. Non importa ci arrangeremo, in fondo sono solo pochi mesi. 

Nel silenzio che mi circonda tornano alla mente i ricordi che sono legati agli anni che ho trascorso in questa casa! 
Se guardo la libreria ricordo ancora l’emozione del giorno che è stata consegnata e montata, era estate, mi sono ritrovata circondata dalle casse aperte, piene dei miei libri raccolti con amore nel corso degli anni, la musica dei Queen a palla, per la gioia mi sono messa a ballare da sola, per la prima volta nella mia vita prendeva forma quella parte di me che non se ne sarebbe mai andata perché ogni pagina, ogni volume era contemporaneamente fuori e dentro di me. Tra i volumi si nascondeva timido e discreto il volumetto rilegato con modestia frutto delle mie fatiche di studentessa ed ero riuscita a ritrovarlo! I volumi dell’opera teatrale di Eduardo mi riportavano agli anni napoletani così felici . I due volumi della Saga dei Forsyte mi riportavano agli anni dell’adolescenza ed ai discorsi intimi e timidi con mio padre. Il piccolo volumetto regalatomi dal mio primo amore mi riportava ai primi palpiti. 
E così di seguito… Oggi è tutto ancora lì, sistemato in quell’ordine che gli diedi 10 anni fa. Basta allungare una mano e, a parte la polvere, tutto è rimasto magicamente uguale anche il mio cuore.

Passare dal corridoio e buttare lo sguardo nella camera della figlia e vederla ancora lì china sulla scrivania, certo ora non studia ma quanta tenerezza provo, 
quante speranze, quanti progetti, quante preoccupazioni quando la mattina vedevo il letto fatto e non sapevo dov'era! 

Avevo scelto da sola ogni dettaglio, piastrelle, accessori, disposizione dei mobili, ancora oggi sono soddisfatta di quello che ho fatto. Per la prima volta avevo potuto decidere in prima persona, senza dover rendere conto a nessuno, 
posso assicurare che è una gran bella sensazione! 

Se esco c’è anche un piccolo giardino ed allora mi vengono in mente quante notti ho trascorso seduta sugli scalini a guardare le stelle aspettando che il sonno arrivasse immaginando un futuro dove ci fosse di nuovo qualcuno con cui condividere le ore notturne. Dietro casa ci sono i fili per stendere il bucato nella bella stagione 
e mi è sempre piaciuto poterlo fare perché i panni stesi al sole hanno un profumo specialissimo che sa di buono e di antico. 

Domani anticiperemo il pranzo di Pasqua visto che il figlio grande e la nuora il prossimo fine settimana saranno fuori città ed anche questo è un avvenimento che mi rende allegra. 

Stasera con il consorte abbiamo preso il tram e siamo arrivati fino al Prato della Valle e da lì siamo ritornati verso casa camminando per le strade di una citta che mi appartiene, Abbiamo parlato fitto di progetti e delle mille cose che ci sono da fare per la casa che ora svuotata si appresta ad essere stravolta. Ma in realtà la mia mente seguiva il mio sguardo che accarezzava le architetture dei palazzi nobili ed eleganti del centro, i portici, le facciate delle chiese e gli storici caffè. Mi sono riempita gli occhi ed il cuore, senza nostalgia con la consapevolezza di avere delle radici.